La prima domanda che bisogna porsi è: come mai gli Stati hanno riserve auree?
Ecco allora già una buona ragione per investire una parte dei propri risparmi in questo metallo. Si tratta di un bene universalmente riconosciuto e facilmente convertibile con riferimento a un valore ufficiale, uguale in ogni parte del mondo.
Da sempre gli investitori più esperti sono stati consapevoli dell'importanza dell'oro come parte di un portafoglio ben bilanciato. Oltre ad offrire una diversificazione del proprio patrimonio, l'oro è anche un rifugio sicuro contro i periodi di incertezza e di instabilità economica.
Viene definito oro da investimento:
L'oro in lingotti è puro, e cioè corrisponde a 24 carati o al titolo 999,9/000.
La nostra azienda vende lingotti prodotti dall'azienda svizzera Argor-Heraeus, con sede a Mendrisio in Svizzera. Tale azienda è nella Good Delivery List poiché i lingotti da essa prodotti sono conformi ai Good Delivery Standards che garantiscono livelli qualitativi massimi.
La certificazione Good Delivery viene rilasciata dalla LBMA (London Bullion Market Association) che coordina la negoziazione all'ingrosso dell'oro e dell'argento e che ne definisce gli standard. Questa associazione aggiorna e pubblica i cosiddetti elenchi di Good Delivery, che fissano una serie di criteri ai quali un raffinatore e il metallo prezioso da lui lavorato devono conformarsi prima di essere ammessi alle negoziazioni.
La nostra azienda vende lingotti dai 5 grammi fino a 1 kg; nella scelta delle pezzature per l'investimento è necessario ricordare che il prezzo del lingotto è dato dalla quotazione dell'oro e dalla manifattura, quindi più il taglio è piccolo più il costo al grammo risulterà alto.
Le monete sono emesse dai vari stati con un loro valore nominale, e quindi sono a corso legale. Possono essere a titolo 900/000 – 917/000 – 986/000 o 999/000.
Gli stati stessi garantiscono l'autenticità e il titolo delle monete.
Il prezzo della moneta verrà calcolato sulla quantità netta di oro puro contenuto.
Dal dopoguerra al 1981 in Italia il commercio dell'oro da investimento è stato gestito dalle banche. Nel 1982 l'oro è stato poi considerato come gli altri beni di consumo e è stato quindi assoggettato all'aliquota Iva in vigore all'epoca (15%) rendendo le banche impossibilitate a continuare ad offrire questo prodotto come alternativa di investimento.
Nel frattempo in altri stati europei è rimasto tutto inalterato e le banche e le altre aziende specializzate hanno continuato a trattarlo, sempre in esenzione di imposta.
Nel 2001 l'Italia ha regolamentato il settore adeguandosi alla normativa europea e equiparando l'oro da investimento agli altri prodotti finanziari. La Banca di Italia tiene aggiornata la lista di Operatori Professionali in oro: soggetti che esercitano in via professionale, per conto proprio o di terzi, il commercio dell'oro come definito dall'articolo 1, comma 1, della Legge 17 gennaio 2000, n. 7.
Raccomandiamo di rivolgersi esclusivamente alle aziende che possono trattare oro da investimento, e cioè a società di capitale autorizzate dalla Banca di Italia a trattare oro da investimento in esenzione Iva, il cui elenco è facilmente reperibile sul sito ufficiale della Banca di Italia.
L'acquisto di oro fisico da investimento effettuato in Italia è esente da Iva se effettuato presso operatori professionali in oro aventi l'autorizzazione della Banca di italia. In tutti gli altri casi è soggetto all'aliquota vigente, attualmente al 22%.
L'investimento in oro fisico può essere fatto anche sottoscrivendo ETF (Exchange-Traded Funds), future sull'oro e certificati aurei. Tale investimento è consigliato per speculazioni sul breve termine in quanto ha costi di gestione molto ridotti.
E' necessario precisare che l'oro che si compra sottoscrivendo ETF è virtuale e che quello realmente accantonato fisicamente da chi emette il contratto solitamente non copre il totale di quello che si è acquistato.
Quindi non si è realmente proprietari dell'oro: in realtà, l'istituto che vi ha venduto una quota ETF potrebbe detenere soltanto una parte del valore dei vostri asset in metallo fisico. Ad esempio, se ci fossero troppi investitori a voler riscattare il proprio oro cartaceo, il fondo che l'ha venduto potrebbe non avere una quantità sufficiente di metallo fisico per pagarli tutti.
Esiste inoltre un rischio di controparte: la società o il broker responsabili degli ETF, spesso con sede legale in paradisi fiscali, potrebbe fallire o non adempiere ai propri obblighi.
La nostra azienda non si occupa di questo tipo di investimento.